Scusate se non mi sono fatta sentire/vedere in questi ultimi tempi. Rimedierò nel 2007. Comunque vi penso sempre e sono costantemente informata sugli sviluppi.
Visto che non ho avuto l'occasione di farlo di persona vi mando degli auguri via etere...
Vi rubo solo due minuti, ma vorrei tanto che vi fermaste a leggere quanto sto per scrivere. Non è un racconto, ma è inutile che vi assicuri che è una storia vera, vi dovete fidare di me.
Mercoledì scorso ho avuto l'ultima lezione di un corso con un medico psichiatra che lavora con pazienti che hanno tentato il suicidio.
Ad un certo punto della lezione il prof. prende un sacchetto di plastica bianco, lo appoggia sulla sedia e comincia a raccontarci quanto segue.
In occasione dell'ultimo colloquio pre natalizio con un paziente che segue da anni, quest'ultimo entra nello studio dello psichatra con in mano il sacchetto (lo stesso che, in quel momento, noi tutti vedevamo appoggiato sulla sedia), dicendo: "Dottore, le ho portato un regalo. A me non serve più, però so che lei ama andare in montagna... Magari può esserle utile. Lo appoggio qui all'ingresso, lo apra più tardi.".
Alla fine del colloquio, congedato il paziente, il dottore non aveva neppure più bisogno di aprire il sacchetto per sapere cosa ci fosse.
In ogni caso, lo ha voluto aprire davanti a noi. Dento c'era una corda da arrampicata con molti moschettoni attaccati. Era la corda che il paziente, per anni, avrebbe potuto usare per farla finita.
Sono rimasta davvero impressionata.
Ma perchè raccontare questa storia un po' macabra a voi? Perchè prioprio a Natale?
Al di là del gesto concreto, pieno di speranza, di un paziente che è "tornato alla vita", penso che la vicenda sia un modo per riflettere.
Anche noi, nella nostra vita, abbiamo tanti modi di "farla finita" quando le cose non vanno: mollare tutto, scappare, fuggire, lasciarci prendere dallo sconforto...
Anche per noi, però, esiste una persona che ci guarisce, cui consegnare tutte le nostre corde.
A Natale nasce Colui che ha portato nel mondo la speranza che vince ogni disperazione.Per me è essere certa di questo è una gioia immensa. Spero lo sia anche per voi! Auguri di cuore.
Cristina
No, non siamo passati fuori di testa, state tranquilli.
Quello felice tra le donne....con la giacca viola scuro ed alto...it's my brother!!!
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