29 febbraio 2008

2 Marzo 1858 - Tredicesima apparizione

La Vergine le disse: "Ed ora, figlia mia, va a dire ai sacerdoti che qui, in questo luogo, si deve erigere una cappella e che si deve venire in processione".
Bernadette andò immediatamente alla chiesa per dare il messaggio a don Peyramale. Il sacerdote, dopo averla ascoltata, con aria spazientita le fece capire che lui voleva sapere una sola cosa, il nome della Signora, ed esigeva inoltre un segno come prova: veder fiorire in pieno inverno le rose selvatiche della grotta .

1 Marzo 1858 - Dodicesima apparizione

Più di millecinquecento persone erano presenti, e fra di esse, per la prima volta, un sacerdote. Durante la notte, una donna di Lourdes, Catherine Latapie, era andata alla grotta per immergere il suo braccio infermo nell'acqua della sorgente: il braccio e la mano recuperarono la loro piena funzionalità.
La mattina del primo marzo, Bernadette era davanti alla grotta. Un’amica l’aveva pregata di usare la sua corona durante l’apparizione. Ma quando la bianca Signora apparve, le disse dolcemente: "Avete il vostro rosario?". "Sì", rispose Bernadette cercandolo nella tasca del suo grembiule e levandolo in alto. "Servitevi di quello", riprese ella. Tutte le persone che avevano visto il gesto di Bernadette, levarono in alto le corone del rosario e pregarono insieme.

28 febbraio 2008

28 Febbraio 1858 - Undicesima apparizione

Circa duemila persone assistettero all’estasi. Bernadette pregò, baciò la terra e camminò sulle ginocchia in atto di penitenza.

27 febbraio 2008

27 Febbraio 1858 - Decima apparizione

Quel giorno si erano raccolte nei pressi della grotta circa ottocento persone. L'apparizione si svolse in silenzio. Bernadette bevve l'acqua della sorgente e compì i gesti abituali di penitenza. I presenti la videro più volte chinarsi e baciare la terra, poi d’un tratto la ragazza si volse verso questi e disse a tutti di baciare la terra. E tutti ubbidirono. Al termine dell’apparizione, la veggente dirà che la Signora l’aveva invitata a far penitenza per i peccatori, e le aveva comandato: "Vai e bacia la terra per i peccatori".
Poi la Signora disse: "Vai a dire ai sacerdoti che qui si deve costruire una cappella". Quando l’apparizione si concluse, Bernadette si incamminò per Lourdes, e mentre camminava era assai pensierosa. Doveva riferire al parroco di Lourdes, l’abate Peyramale, la richiesta della Madonna e il pensiero di presentarsi a lui la faceva tremare, ma vi si recò ugualmente.
L’abate Peyramale passeggiava in giardino dicendo il breviario. Bernadette varcò timidamente la soglia.
Il parroco con la sua voce robusta le chiese: "Chi sei? Cosa vuoi?".
"Sono Bernadette Soubirous", rispose la ragazza.
"Ah, sei tu - riprese il sacerdote aggrottando le ciglia. - Si dicono di te cose strane. Vieni". Entrarono nella canonica. Bernadette riferì al parroco quanto le aveva chiesto la Signora a proposito della cappella a Massabielle.
"E chi è questa Signora?".
"E' una bellissima Signora che mi appare sulla roccia di Massabielle".
"Va bene, ma chi è? E' di Lourdes? La conosci?".
"No, non è di Lourdes, e io non la conosco".
"E tu accetti delle commissioni da chi non conosci?".
"Ma la Signora non somiglia alle altre persone".
"Che cosa vuoi dire?".
"Voglio dire che è bella, credo come quelli che sono in cielo".
"E tu le hai domandato il suo nome?".
"Sì, ma quando gliel’ho domandato ha chinato il capo, ha sorriso e non ha risposto".
"Perché? E' muta?".
"No, se fosse muta non mi avrebbe detto di venire da lei".
"Già. E come l’hai incontrata la prima volta?".
Bernadette raccontò allora al parroco la sua prima visione e poi tutte le altre. L’abate Peyramale sapeva già quasi tutto ma non voleva dare l’impressione di credere a fatti così straordinari prima di esserne assolutamente sicuro.
Perciò alla fine del racconto disse a Bernadette: "Ma non capisci che questa Signora ha voluto prenderti in giro? Una donna senza nome, che non si sa da dove venga, che abita in una grotta, coi piedi nudi. Ma ti pare degna di essere presa sul serio?". Il sacerdote camminò in su e in giù per la sala, poi concluse: "Risponderai alla tua Signora che il parroco di Lourdes non ha l’abitudine di trattare con gente che non conosce. Egli esige che la Signora dica il suo nome e che poi provi che esso le appartiene. Se questa Signora ha diritto ad una cappella, comprenderà il senso delle mie parole. Se non le comprende, dille che si dispensi dal mandarmi altri messaggi".
Bernadette alzò su di lui il suo sguardo sereno, fece un piccolo inchino ed uscì.

25 febbraio 2008

25 Febbraio 1858 - Nona apparizione

Sulle rive del Gave erano presenti circa trecento persone. La Madonna disse a Bernadette: "Vai a bere e a lavarti alla fonte, e mangia dell'erba che è là".
Bernadette si guardò intorno ma non vedeva nessuna fonte. Pensò che la Vergine la mandasse al torrente e si incamminò in quella direzione.
La Madonna la fermò e le disse: "Non andare là, vai alla fonte che si trova qui", e le indicò il fondo della grotta.
Bernadette andò vicino alla roccia che le era stata indicata, cercò la fonte con lo sguardo ma non la trovò e, nel desiderio di compiacere la Signora, rivolse lo sguardo verso di lei per ricevere maggiori indicazioni. Ad un nuovo segnale, Bernadette si inginocchiò e scavando la terra con la mano, vi fece un buco. Improvvisamente il fondo di quella piccola cavità diventò umido e comparve dell'acqua che presto la riempì completamente.
Mescolata con la terra fangosa, Bernadette avvicinò l’acqua per tre volte alle labbra, non riuscendo a berla. Ma superando la sua naturale ripugnanza all'acqua sporca, la bevve, poi ne prese altra e se la passò sul viso, infangandosi tutta. Poi strappò qualche ciuffo d’erba e lo masticò a lungo. Tutti cominciarono a burlarsi di lei e a dire che era diventata matta.
Bernadette rispose soltanto: "E’ per i peccatori".

24 febbraio 2008

24 Febbraio 1858 - Ottava apparizione

Durante l’apparizione, d’un tratto i presenti videro il volto di Bernadette farsi triste, le lacrime le scorrevano sul viso, poi lasciò cadere le braccia come al giungere di una notizia dolorosa.
La Signora allora esclamò per tre volte: "Penitenza! Penitenza! Penitenza!" e fece ripetere ad alta voce queste parole alla ragazza.

23 febbraio 2008

Avvisi e riunioni

Avviso a tutti i volontari:
Sabato 1 Marzo 2008 - Rosa Challenge - Si potrà salire ad Alagna con il pulmino riservato all'associazione. Partenza alle 7:00 dalla stazione di Varallo. Ritorno previsto nel tardo pomeriggio.

Avviso ai componenti del direttivo del pellegrinaggio:
Venerdì 7 Marzo 2008 ore 21:00, oratorio di Varallo, riunione organizzativa.
ODG:
  • Pellegrinaggio 2008
  • Festeggiamenti giubileo: serata dei miracoli

23 Febbraio 1858 - Settima apparizione

Durante l’apparizione il volto di Bernadette divenne luminoso e bellissimo. I presenti la videro assorta, come uno che ascolta a lungo e attentamente.
La Signora le comunicò tre segreti che riguardavano solo lei e che non avrebbe dovuto rivelare a nessuno.

21 febbraio 2008

21 Febbraio 1858 - Sesta apparizione

Prima ancora dell’alba, migliaia di persone attendevano Bernadette sulle rive del Gave. La Signora apparve di buon mattino. La ragazza osservò che la Vergine era triste, allora le chiese cosa poteva fare per lei. Ella rispose: "Prega per i peccatori".
Più tardi venne interrogata dal commissario di polizia Jacomet, che voleva che gli raccontasse che cosa aveva visto. Bernadette non gli parlò d’altro che di "Aquero" ("quella lì").
Uno dei medici di Lourdes, il dottor Dozous, si dedicò a studiare la veggente, osservandola ed esaminandola attentamente. Egli giunse alla conclusione che in Bernadette non c’erano segni di allucinazioni, di isteria o di fughe dalla realtà. Questo fu il suo giudizio: "Qui avviene un fatto straordinario, completamente conosciuto alla scienza e alla medicina".

20 febbraio 2008

20 Febbraio 1858 - Quinta apparizione

La Signora insegnò a Bernadette una preghiera personale che reciterà per il resto della sua vita. Al termine della visione, una grande tristezza pervase il cuore della ragazza.
Quel giorno circa 500 persone avevano accompagnato Bernadette alla grotta.

19 febbraio 2008

19 Febbraio 1858 - Quarta apparizione

Bernadette tornò alla grotta accompagnata dai genitori e da centinaia di persone, portando con sé una candela benedetta e accesa. Da quel gesto nascerà la tradizione di portare le candele per accenderle nella grotta.

18 febbraio 2008

18 Febbraio 1858 - Terza apparizione

La terza volta, il giovedì seguente: vi furono alcune persone importanti che mi consigliarono di prendere della carta e dell'inchiostro e di domandarle, se aveva qualcosa da dirmi, di avere la bontà di metterlo per scritto. Ho detto le stesse parole alla signora. Si mise a sorridere e mi disse che ciò che aveva da dirmi non era necessario scriverlo, ma se volevo avere la compiacenza di andarci per quindici giorni. Le risposi di sì. Mi disse anche che non mi prometteva di farmi felice in questo mondo, ma nell'altro.

Riunione

Giovedì 21 Febbraio 2008 - Ore 21 - Oratorio di Varallo
Riunione dell'associazione

ODG:
  • Partecipazione Rosa Challenge
  • Situazione divise
  • Varie ed eventuali

16 febbraio 2008

Video celebrazione 150°

Buongiorno a tutti.
Finalmente dopo tanto tempo si torna a scrivere su questo blog, dove, negli ultimi mesi, scriveva ormai solo il nostro Raffaele, che ha continuato ad aggiornarlo con el iniziative più importanti.

Come tutti ben sapete, lunedì 11 febbraio anche noi a Varallo abbiamo celebrato il 150° Anniversario dela prima apparizione dell'Immacolata.

Circa mille erano le persone intervenute, tra fedeli, personale dell'Hospitalitè di Varallo, autorità e membri di associazioni, molti dei quali giovani, tutti radunati per ricordare insieme un avvenimento molto importante per tutti noi.

A questo proposito, per chi non avesse potuto assistere alla celebrazione o, semplicemente volesse rivedere alcuni momenti, segnalo il video, che è stato pubblicato sul sito di Passio 2008 al link: http://video.google.it/videoplay?docid=-4899347318703518236

14 febbraio 2008

14 Febbraio 1858 - Seconda apparizione

La seconda volta era la domenica seguente. Ci ritornai perché mi sentivo spinta interiormente. Mia madre mi aveva proibito di andarci. Dopo la messa cantata, le altre due ragazzine e io fummo ancora a chiederlo a mia madre. Non voleva. Mi diceva che temeva che cadessi nell'acqua. Temeva che non sarei tornata per assistere ai vespri. Le promisi di sì. Mi diede allora il permesso di andare. Fui alla parrocchia a prendere una bottiglia d'acqua benedetta per gettarla alla visione quando fossi alla grotta, se la vedevo. Arrivate là, ciascuna prese il suo rosario e ci mettemmo in ginocchio per dirlo. Avevo appena detto la prima decina che scorsi la stessa signora. Allora mi misi a gettarle l'acqua benedetta dicendole, se veniva da parte di Dio di restare, se no di andarsene; e mi affrettavo sempre a gettargliene. Si mise a sorridere, a inchinarsi e più io annaffiavo, più sorrideva e piegava la testa e più la vedevo fare quei segni... e allora presa da timore mi affrettavo ad aspergerla e lo feci finché la bottiglia fu terminata. Quando ebbi finito di recitare il mio rosario, scomparve. Ecco per la seconda volta.

11 Febbraio 2008... Una serata carica di emozioni


11 febbraio 2008

11 Febbraio 1858 - Prima apparizione

La prima volta che fui alla grotta era il giovedì 11 febbraio. Andavo a raccogliere la legna con due altre ragazzine. Quando fummo al mulino io domandai loro se volevano vedere dove l'acqua del canale andava a congiungersi col Gave. Esse mi risposero di sì. Di là noi seguimmo il canale e ci trovammo davanti a una grotta, non potendo andare più lontano. Le mie due compagne si misero in condizione di attraversare l'acqua che era davanti alla grotta. Esse attraversarono l'acqua. Si misero a piangere. Domandai loro perché piangessero. Mi dissero che l'acqua era fredda. Io le pregai di aiutarmi a gettare delle pietre nell'acqua per vedere se potessi passare senza scalzarmi. Mi dissero di fare come loro, se volevo. Io andai un po' più lontano a vedere se potevo passare senza scalzarmi ma non potei. Allora ritornai davanti alla grotta e mi misi a scalzarmi. Avevo appena tolto la prima calza che sentii un rumore come se ci fosse stato un colpo di vento. Allora voltai la testa dalla parte del prato (dal lato opposto alla grotta). Vidi che gli alberi non si muovevano. Allora ho continuato a scalzarmi. Sentii ancora lo stesso rumore. Appena alzai la testa guardando la grotta, scorsi una signora in bianco. Aveva un vestito bianco, un velo bianco e una cintura azzurra e una rosa su ogni piede, del colore della catenella del suo rosario. Allora fui un po' impressionata. Credevo di sbagliarmi. Mi strofinai gli occhi. Guardai ancora e vidi sempre la stessa signora. Misi la mano in tasca; vi trovai il mio rosario. Volevo fare il segno della croce. Non potei arrivare con la mano fino alla fronte. La mano mi cadeva. Allora lo sbigottimento s'impadronì più fortemente di me. La mia mano tremava. Tuttavia non fuggii. La signora prese il rosario che teneva tra le mani e fece il segno della croce. Allora provai una seconda volta a farlo e potei. Appena ebbi fatto il segno di croce scomparve il grande sbigottimento che provavo. Mi misi in ginocchio. Ho recitato il rosario in presenza di quella bella signora. La visione faceva scorrere i grani del suo, ma non muoveva le labbra. Quando ebbi finito il mio rosario, mi fece segno di avvicinarmi, ma non ho osato. Allora disparve all'improvviso. Mi misi a togliere l'altra calza per attraversare quel po' d'acqua che si trovava davanti alla grotta (per andare a raggiungere le mie compagne) e ci siamo ritirate. Cammin facendo ho domandato alle mie compagne se non avevano visto niente. - No - mi risposero. L'ho domandato loro ancora. Mi dissero che non avevano visto niente. Allora aggiunsero: - E tu hai visto qualcosa? Allora dissi loro: - Se non avete visto niente, neppure io. Credevo di essermi sbagliata. Ma ritornando, lungo la strada mi domandavano ciò che avevo visto. Ritornavano sempre su quello. Io non volevo dirlo loro, ma mi hanno talmente pregata che mi sono decisa a dirlo: ma a condizione che non ne parlassero a nessuno. Mi promisero di mantenere il segreto. Ma appena arrivate a casa, niente di più urgente che dire ciò che avevo visto. Ecco per la prima volta.