14 ottobre 2008

Comunicazione

Anticipiamo a tutti quanti che domenica 16 novembre 2008 si terrà il consueto Pranzo dei Pellegrini.

Nei prossimi giorni seguirà il programma dettagliato della giornata.

C'era una volta a Lourdes...

C’era una volta un giovane… si, un giovane come tutti noi che decise per un’estate di rinunciare a spiagge, mare e divertimenti per trascorrere una settimana in una cittadina fredda e piovosa dei Pirenei: Lourdes. All’inizio era un po’ titubante poiché molti dei suoi coetanei pensavano fosse impazzito, gli dicevano: ”Ma cosa ci vai a fare? Cerchi forse il miracolo?” e lui non sapeva cosa rispondere.
Si trovò quindi al giorno della fatidica partenza con lo zaino pieno di domande a cui dare una risposta. In stazione si accorse che di zaini come il suo ce ne erano tantissimi come tantissimi erano i ragazzi come lui in cerca di un perché. In pochi minuti si trovò al centro di una grande famiglia dove i più grandi tentavano, mettendo a servizio la loro competenza e la loro esperienza, di trasmettere il vero messaggio di Lourdes ai tanti giovani presenti. Il giovane accettò subito il servizio assegnatoli dimostrando grande umiltà come 150 anni prima aveva fatto una ragazza come lui di nome Bernadette. La settimana trascorse fin troppo velocemente tanto che il giovane non riuscì nemmeno a trovare il tempo per fermarsi davanti a quella statua che quotidianamente era attorniata da migliaia di fedeli. L’ultima notte prima della partenza per Varallo il giovane cercò di racimolare le sue ultima forze per recarsi in silenzio proprio lì, dove la pastorella aveva visto, come diceva, la Vergine. all’inizio fu titubante, non sapeva come pregare, come rivolgersi a Lei... ma dopo pochi istanti tutto divenne diverso. Sentì che veramente in tutto quel silenzio, fra tutte quelle domande senza risposta non era solo, che qualcuno si era seduto accanto a lui e gli teneva la mano. Dopo quell’istante tutto fu chiaro, i turbamenti e i dubbi svanirono. Fu proprio in quel momento che scese dal suo viso duro di giovane una lacrima, ma non fece tempo a toccare terra perché accanto a lui c’era chi gliela aveva già asciugata. Di quella notte e di ciò che successe non parlò mai a nessuno ma il suo viso era cambiato, come il viso anche il suo cuore.
Il giorno seguente il treno lasciò la stazione di Loureds carico non più di zaini pieni di domande ma di certezze e una carica mai provata prima. Quando tornò a casa il giovane incontrò gli amici che alla partenza gli avevano chiesto il perché di un viaggio simile ed allora egli rispose: “Lourdes non ti da mai ciò per cui tu chiedi e preghi ma ti regala la semplicità di vivere tutto ciò che forse prima avevi dimenticato, o non volevi vedere. Ti dà la forza di poter guardare a ciò che hai quotidianamente e non a ciò che ti manca. E’ questo il miracolo che avviene dentro di noi… poter riscoprire quella piccola luce che ognuno porta nascosta dentro di se”. Ma quelli gli dissero: “Penserai mica che quello che stai provando ora possa restarti per sempre?” “Si”, rispose invece: “Dentro di me rimarrà tutto: ogni momento vissuto, ogni sguardo incrociato, ogni silenzio ascoltato”. A questa risposta gli amici ammutolirono e chinarono basso il capo.